18 aprile 2018

Donne e ingegneria: storia di un percorso impegnativo

L’Ordine degli ingegneri di Napoli è stato fra i primi ad attivare una Commissione Pari Opportunità, oltre vent’anni fa. La presenza delle donne nell’Albo era, fino agli anni Novanta, del tutto sporadica. Oggi la situazione sta cambiando e si registra una significativa presenza femminile non solo tra gli iscritti, ma anche con responsabilità istituzionali negli organismi di categoria. Può essere interessante, dunque, ripercorrere il cammino compiuto negli ultimi anni attraverso la testimonianza di Paola Marone, attualmente presidente della Fondazione Ordine Ingegneri Napoli, rileggendo la relazione preparata per l’evento “Il G7 delle donne”, organizzato a Napoli nell’estate del 2017.

Donne e ingegneria, storia di un percorso impegnativo di Paola Marone (Presidente Fondazione Ordine ingegneri Napoli)

Quando ho scelto la strada degli studi di ingegneria e poi della professione, la presenza delle donne nel mondo dell’ingegneria era molto poco rilevante, tanto da costituire quasi una curiosità. Ma di strada ne è stata fatta, e tanta. 
Mi fa piacere far rilevare che, malgrado gli uomini costituiscano ancora la componente maggioritaria dei laureati in ingegneria, le donne hanno guadagnato, soprattutto negli ultimi anni, una posizione di rilevo, rappresentando, nel 2015, il 30% del totale dei laureati in ingegneria che risultavano essere, sempre nel 2015, 238.266 unità. Alla stessa data, i laureati in Campania risultavano essere 26.138.
L’Italia si pone, inoltre, ai primi posti in Europa in termini di quota di laureate in ingegneria, ad una considerevole distanza dalla Francia (dove le donne laureate in ingegneria nel 2014 erano il 25% del totale), dal Regno Unito (22%), dalla Germania (19%) ed anche dai Paesi Scandinavi (19%). 
Tra gli ingegneri, inoltre, il tasso di occupazione (vicino al 75%) e quello di attività (78,6%) restano tra i più elevati rilevati tra le diverse categorie professionali in Italia.  Inoltre il tasso di occupazione della componente femminile degli ingegneri si attesta al 70,5%, ben 16 punti percentuali al di sopra del corrispondente dato medio nazionale. Persistono tuttavia marcate differenze dei livelli occupazionali tra le regioni del Nord e quelle del Sud, con un gap, a sfavore delle seconde, di circa 20 punti percentuali.
A Napoli, secondo Ordine d’Italia per numero di iscritti dopo Roma, il dato percentuale delle donne ingegnere è più basso rispetto alla media nazionale, attestandosi al 9% circa.
Va ricordato che oggi anche la presenza delle donne negli organismi istituzionali della nostra professione è cresciuta: abbiamo diverse colleghe presidenti di Ordini provinciali e addirittura l’Ordine numericamente più consistente in Italia, quello di Roma, è presieduto da Carla Cappiello, recentemente confermata al vertice.
Una collega, Anja Lopez, è anche rappresentata nel Consiglio nazionale di categoria.
Sul piano delle pari opportunità, voglio ricordare che l’Ordine degli ingegneri di Napoli ha fatto da apripista e non soltanto nell’ambito della nostra professione.
Proprio per facilitare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro fin dal 1996 è stata istituita la Commissione per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, un’esperienza pilota e d’avanguardia, nella nostra città.
Grazie alla commissione, di cui sono stata a lungo responsabile, si è dato vita a innumerevoli iniziative finalizzate alla realizzazione di attività di formazione, informazione, orientamento e tutoraggio per le donne, anche cercando un colloquio costante con le istituzioni, il mondo delle imprese, la politica, le amministrazioni locali, il mondo dell'università, le associazioni di categoria e le altre professioni.
La Commissione per le Pari Opportunità -attualmente coordinata dalla collega Paola Astuto- al fine di raggiungere anche l’obiettivo di ampliare la partecipazione delle professioniste alle attività ordinistiche, svolge costantemente un’azione trasversale all'interno della categoria che interseca l’operatività di tutte le commissioni istituite presso l’Ordine nelle quali la presenza femminile è crescente. L’obiettivo è stato raggiunto attraverso la costituzione di gruppi interdisciplinari.
In questi anni, sono state organizzate e realizzate manifestazioni, convegni di categoria, eventi culturali, pubblicazioni: il tutto con lo scopo di fornire un ampio confronto, monitorando costantemente la condizione femminile e promuovendo la diffusione di idee innovative, utili per la categoria e l’Ordine. 
L’ottica “di genere” rischia di trasformarsi in un ghetto, sia pure d’eccellenza. Per evitare questo rischio, nell’attuale contesto storico-sociale, la Commissione per le Pari Opportunità dell’Ordine degli ingegneri di Napoli intraprende percorsi attivi mirando al principale obiettivo: “garantire a donne e a uomini la possibilità di accesso a risultati uguali”.
In quest’ottica si inquadra il recente protocollo sottoscritto dal Cni relativo all’implementazione del portale ProRete PA dedicato alla raccolta dei profili di risorse femminili. Gli attori del portale sono quindi le professioniste che si sono registrate e le pubbliche amministrazione e le società pubbliche che iscrivendosi possono cercare i profili professionali femminili idonei ad essere inseriti nei Consigli di Amministrazione o anche, eventualmente, per altre esigenze. In tal modo viene favorito l’incontro tra domanda ed offerta di competenze femminili. Il ricorso a questa banca dati, attualmente non è obbligatorio per le pubbliche amministrazioni, ma rappresenta un valido strumento per la creazione e la diffusione di una vetrina di competenze in “rosa”.
L’obiettivo che ora intendiamo perseguire è di rendere obbligatorio il ricorso a questa banca dati e diffonderne la conoscenza e l’utilizzo fra tutte le nostre colleghe.
In questo modo avremo uno strumento di concreta attuazione delle politiche di genere che potrà contribuire a ridurre il gap già evidenziato.

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