15 febbraio 2018

"Ingegneri, societą, territorio: parliamone con ...": si apre un nuovo ciclo di confronto.

SISMABONUS ED ECOBONUS: PERCHE

"Ingegneri, società, territorio: parliamone con ...": si apre uno spazio di informazione e di confronto. Con questa iniziativa, la Fondazione Ordine Ingegneri Napoli  intende aprire un confronto con istituzioni, università, mondo produttivo e professionisti anzitutto per fornire ai colleghi ingegneri indicazioni e informazioni utili al loro lavoro e allo sviluppo di nuove opportunità professionali. E' uno spazio aperto e "in progress" che ci auguriamo si arricchisca dei contributi e dei suggerimenti di tutti coloro che seguono la Fondazione e le sue attività, soprattutto attraverso sito della Fondazione stessa.
SI INIZIA CON IL TEMA: SISMABONUS ED ECOBONUS: PERCHE’ SONO UN’OPPORTUNITA’
Introduzione a cura di Paola Marone – Presidente Fondazione Ordine Ingegneri Napoli

Il patrimonio immobiliare italiano è in gran parte qualitativamente inadeguato. Accanto all’obsolescenza delle prestazioni energetiche degli edifici, emerge con forza il tema della sicurezza del patrimonio immobiliare italiano, soprattutto con riferimento al rischio sismico che caratterizza la maggior parte del territorio nazionale. Basti considerare che dal 1944 al 2013 in Italia i terremoti hanno provocato danni per circa 188 miliardi di euro (2,7 miliardi l’anno). Si tratta di risorse che potrebbero essere più efficacemente spese in prevenzione piuttosto che in ricostruzione (senza considerare l’incalcolabile valore delle vite umane perse in molti eventi).
La Commissione europea ha più volte sottolineato l’assoluta necessità di investire nella prevenzione dei rischi al fine di preservare le capacità di sviluppo economico e sociale degli Stati membri dell’Unione, evidenziando che è molto più efficace attuare programmi di prevenzione piuttosto che dover sopportare i costi dell’inerzia. Secondo la Commissione, infatti, ogni euro speso in prevenzione permette di ridurre di almeno 4 euro le spese legate all’emergenza, alla ricostruzione e al risarcimento dei danni provocati dalle calamità naturali.
L’Italia, inoltre, risulta il maggiore beneficiario del fondo di solidarietà dell’Unione con circa 2,5 miliardi di euro ottenuti, pari alla metà dell’importo totale erogato ai 28 Paesi europei negli ultimi 15 anni (5 miliardi di euro).
INCENTIVI FISCALI: COME SI APPLICANO
Il Governo, nell’ultima Legge di Bilancio, ha previsto importanti incentivi fiscali, riconosciuti nella forma di credito d’imposta, per la messa in sicurezza sismica e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio del Paese. Gli incentivi ,riconosciuti nella forma di crediti d’imposta e denominati Sismabonus ed Ecobonus ,sono detraibili in quote costanti in 5 anni per il Sismabonus e in 10 per l’Ecobonus.
E’ evidente, quindi, che gli incentivi a disposizione per la sicurezza, assieme a quelli per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio, impongono una governance accentrata, in grado di ottimizzare i processi di riqualificazione perché gli investimenti, privati e pubblici, abbiano il massimo ritorno economico e sociale. Occorre un’azione corale che veda coinvolti Governo, Amministrazioni, soggetti finanziatori, filiera delle costruzioni, cittadini.
I benefici relativi agli incentivi connessi all’Ecobonus si applicano su tutto il territorio nazionale
Gli incentivi relativi al Sismabonus prevedono l’estensione del beneficio agli edifici localizzati nelle zone 1,2,3 alla prima casa , anche alle abitazioni diverse dalla prima casa ed agli edifici produttivi. Si tratta dell’85% della sup. nazionale che coinvolge il 70% dei comuni, pari a 5800 comuni.
Per definire le detrazioni fiscali spettanti attraverso il Sismabonus, ci si riferisce alle linee guida per la classificazione sismica degli edifici varate nel febbraio 2017
, In particolare, per il SISMABONUS ORDINARIO, la percentuale di detrazione è pari al:
• 50% per gli interventi “antisismici” eseguiti sulle parti strutturali che non conseguono miglioramenti nella classe sismica
• 70% se l’intervento riduce il rischio sismico di una classe, fino al 2021
• 80% se l’intervento riduce il rischio sismico di due classi. Fino al 2021
sino ad un ammontare massimo di 96.000 euro, per unità abitativa.
edifici produttivi
in corso l’approvazione del tetto di spesa modulare, che cresce con l’aumentare dei metri quadri,
Nel caso di interventi su parti comuni di edifici adibiti ad abitazioni e/o produttivi, dalle quali derivi una riduzione del rischio sismico. cioè per il SISMABONUS EDIFICI CONDOMINIALI
Le percentuali di detrazione – applicabili su un ammontare di spese fino ad euro 96.000 moltiplicato il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio – sono state fissate nella misura del
• 75% delle spese sostenute, se dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio ad una classe inferiore di rischio fino al 2021 su unità immob. indipendente
• 85% delle medesime spese se dall'intervento derivi il passaggio a due classi inferiori di rischio. Fino al 2021 su unità immob. Indipendente
• Confermato, altresì, il principio del cd. “assorbimento” secondo cui l’intervento di categoria superiore (ad esempio sismabonus e ristrutturazione edilizia) assorbe quelli di categoria inferiore (manutenzione ordinaria).
• Questi alcuni dei contenuti della R.M. n. 147/E del 29 novembre 2017, con cui l’Agenzia delle Entrate fornisce importanti chiarimenti in materia di “Sismabonus” e, in particolare, in merito alla cumulabilità con le altre detrazioni
.La R.M. 147/E/2017 risponde, altresì, al quesito con cui viene chiesto se, anche nell’ambito del Sismabonus, possa considerarsi confermato il principio secondo cui sono comunque agevolabili le spese sostenute per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, quando necessari al completamento dell’opera nel suo complesso.
• Tra le spese detraibili per la realizzazione degli interventi finalizzati alla riduzione della classe di rischio sismico, sia su singoli immobili che su condomini, vengono incluse anche le spese sostenute per la classificazione e verifica sismica degli immobili.
• CUMULABILITA’ DEI 2 INCENTIVI FISCALI : SISMABONUS ED ECOBONUS
• Riconosciuta la piena cumulabilità del Simabonus con la detrazione per la riqualificazione energetica ( “Ecobonus”) quando, sul medesimo edificio, sono realizzati contestualmente interventi antisismici e di efficienza energetica con la R.M. n. 147/E del 29 novembre 2017, l’Agenzia delle Entrate fornisce importanti chiarimenti in materia di “Sismabonus” e, in particolare, in merito alla cumulabilità con le altre detrazioni. Dal 1° gennaio 2018, in caso di interventi su parti comuni condominiali in zona sismica 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, il “Sismabonus” e l’ “Ecobonus” spettano in soluzione unica, nella misura dell’80/85%, su un ammontare massimo di spesa pari a euro 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, con recupero in 10 anni.
• Questa la principale novità in tema di cumulabilità del “Sismabonus” con l’ “Ecobonus”, laddove, sul medesimo condominio, siano realizzati contestualmente interventi antisismici e di efficienza energetica.
• La novità è contenuta nell’Emendamento 3.58, approvato lo scorso 16 dicembre 2017, al Disegno di legge di Bilancio per il 2018, attualmente all’esame della Commissione V Bilancio della Camera dei Deputati in seconda lettura (4768 A/C). LE CATEGORIE DI LAVORI PREVISTI

• ABBATTIMENTO E RICOSTRUZIONE ZONA 1
• Si evidenzia, infine, tra le più recenti novità introdotte dalla manovra correttiva dei conti pubblici, l’ulteriore rafforzamento del Sismabonus e delle relative detrazioni fiscali in zona sismica 1, dove sarà possibile acquistare case demolite e ricostruite con criteri antisismici, applicando le detrazioni al prezzo di vendita arrivando al massimo ad 81600 € (corrispondente alla detrazione dell’85% sul tetto di spesa incentivabile di 96000 €), grazie all’introduzione di uno specifico emendamento definito “Incentivi per l’acquisto di case antisismiche”, valido in zona 1 in attesa 2 e 3.
• CESSIONE DEL CREDITO
• I crediti d’imposta possono essere compensati con le imposte da versare in quote costanti in 5 anni per il Sismabonus e 10 per l’Ecobonus

Per entrambi i bonus, in caso di interventi condominiali, è prevista la disciplina della “cessione del credito” a favore dei contribuenti che, su opzione, decidono di cedere la detrazione spettante alle imprese esecutrici o a “soggetti privati”.
La cessione si applica a tutti i condomini anche agli “incapienti”, soggetti a basso reddito e non tenuti al pagamento dell’imposta IRPEF.

Dopo questa premessa, la parola passa al Presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, Professor Edoardo Cosenza, e al presidente dell’Associazione costruttori edili di Napoli (Acen), Dottoressa Federica Brancaccio

PROFESSOR EDOARDO COSENZA
DOMANDA 1
Presidente Cosenza, il SISMABONUS e l’ECOBONUS rappresentano una grande occasione per la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio e anche per rilanciare la domanda di servizi professionali connessi a questo tipo di benefici. In che modo l’Ordine intende diffondere tra gli iscritti la conoscenza di questi strumenti e la loro applicabilità?
RISPOSTA – L’attenzione dell’Ordine a questi benefici è stata sempre rilevante, fin da quando la normativa era ancora in via di definizione. Nella stesura del decreto - a cui ho partecipato personalmente insieme con il Segretario dell’Ordine, Professor Andrea Prota . e che ho personalmente presentato in Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, abbiamo fatto il massimo sforzo per avere una formulazione tecnica semplice e chiara per gli ingegneri addetti ai lavori. In programma c’è ora anzitutto l’organizzazione di corsi formativi dell’Ordine dedicati ai colleghi e anche l’elaborazione di guide pratiche da pubblicare on line e che potranno essere scaricate dai colleghi. Si potrebbe anche pensare a una serie di domande e risposte tipo (le cosiddette FAQ) da mettere a disposizione dei colleghi sul nostro sito web e sul sito della Fondazione e da aggiornare periodicamente in relazione ad eventuali aggiornamenti e modifiche delle normative. Su tutto ciò lavoreremo di concerto con la Commissione “Strutture” dell’Ordine.
DOMANDA 2
L’Ordine ha deciso di riprendere la mobilitazione per l’equo compenso: c’è un nesso con l’entrata a regime di Sismabous ed Ecobonus?
RISPOSTA - Sono convinto che la diffusione di strumenti informativi su SISMABONUS ed ECOBONUS possa essere sinergica all’impegno dell’Ordine per la piena attuazione dell’Equo compenso. Senza un’adeguata remunerazione, infatti, c’è il rischio che vengano erogati servizi professionali insoddisfacenti sul piano della qualità e ciò sarebbe particolarmente grave per l’entrata a regime dei nuovi incentivi. Le prospettive di mercato aperte ai colleghi professionisti da questi incentivi fiscali, sono indubbiamente connesse alla mobilitazione per l’equo compenso.
DOMANDA 3
Ritiene possibile anche una sinergia fra l’Ordine e il settore delle costruzioni per una più efficace entrata a regime dei nuovi incentivi?
RISPOSTA - Non c’è dubbio che le esperienze e le buone pratiche messe in campo dalle organizzazioni dei costruttori, per esempio per quanto riguarda la cessione del credito, possano e debbano essere messe a sistema a beneficio di tutti gli attori interessati ai benefici fiscali. Quindi auspico un costante scambio di informazioni e la definizione di progetti condivisi non solo con il mondo delle imprese, ma anche con l’Università e le istituzioni deputate all’alta formazione. Per applicare al meglio i nuovi incentivi, infatti, c’è bisogno tanto di informazione quanto di formazione.

DOTTORESSA FEDERICA BRANCACCIO
DOMANDA 1
La Legge di Bilancio 2017 ha previsto importanti incentivi fiscali per la messa in sicurezza statica e l’ efficientamento energetico degli edifici . Il SISMABONUS e l’ECOBONUS rappresentano una grande occasione per la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio. Considerando l’enorme crisi che ha investito, in questi anni, il settore delle costruzioni, con una fuoriuscita di oltre 600.000 lavoratori dal 2007 ad oggi ed una perdita di oltre 100.000 imprese, lei considera questi benefici anche un’occasione per la ripresa di un settore in collasso ?
RISPOSTA Si tratta di incentivi fiscali a beneficio della riqualificazione del patrimonio edilizio, che - per portata e durata - hanno caratteristiche uniche. Con gli interventi promossi dal Programma Casa sicura lo Stato finanzia, attraverso la defiscalizzazione, le opere di consolidamento e restauro (ma anche, parallelamente, di efficientamento energetico) del patrimonio immobiliare.
Il “Sismabonus”, infatti, conferisce fino al 2021 la possibilità di una detrazione fiscale che può raggiungere l’85% del costo dell’intervento sostenuto per l’adozione di misure antisismiche, con un periodo di detrazione fino a 5 anni. A differenza della precedente normativa, dal 2017 l’agevolazione riguarda non soltanto gli edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) ma anche quelli situati nelle zone a minor rischio (zona sismica 3), dunque in tutto il territorio della nostra Regione. Inoltre, gli incentivi riguardano tutti gli immobili abitativi e non soltanto quelli adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive. A questi, si sommano i vantaggi collegati all’eco-bonus, con crediti fiscali fruibili in 10 anni, che consentiranno di ridurre i consumi energetici dei nostri immobili con agevolazioni altrimenti inimmaginabili (60-65% o 70-75%). Probabilmente, siamo di fronte al primo, grande programma di respiro nazionale per l’ammodernamento dei nostri centri abitati che coniuga il benessere collettivo, la sicurezza del patrimonio edilizio e la tutela dell’ambiente con un possibile, reale sviluppo economico.
DOMANDA 2
Le imprese del sistema ACEN come si stanno organizzando per affrontare il mercato privato? Quali sono le azioni da intraprendere per diffondere all’esterno la conoscenza di queste importanti misure fiscali ?
RISPOSTA Lo sforzo compiuto dal nostro sistema associativo per sostenere e rilanciare le politiche di consolidamento e risparmio energetico degli edifici è fortissimo. Abbiamo investito e investiremo ancora in tecnologia di processo ma anche in formazione, sicurezza dei cantieri, rispetto dei contratti. Si sta attivando un circolo virtuoso di cui siamo particolarmente orgogliosi. Operativamente, è stata già presentata alla stampa la piattaforma sottoscritta dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili e la prestigiosa società di consulenza Deloitte. In queste ore, poi, si sta definendo la complessa macchina che prevede la formazione specialistica della maestranze e una capillare diffusione dell’informazione alla cittadinanza e agli amministratori di condominio affinché tutti i benefici siano chiari e l’avvio delle attività, negli edifici, sia praticabile, in modo efficace ed efficiente.
DOMANDA 3
RISPOSTA La piattaforma ANCE-DELOITTE, rappresenta un circolo virtuoso per l’incontro tra domanda ed offerta. In che modo sarà possibile garantire visibilità e riconoscibilità alle imprese del sistema ANCE accreditate in piattaforma?
Stiamo mettendo in campo una serie di azioni tali da garantire un duplice effetto: da un lato, le imprese edili potranno avere accesso, attraverso la piattaforma informatica, alla monetizzazione del credito fiscale, con il vantaggio della cartolarizzazione degli incentivi; dall’altro, sarà più semplice
per i condomini effettuare gli interventi sostenendo il minimo esborso possibile. Contestualmente, con l’adesione alla piattaforma si otterranno garanzie sulla qualità dell’impresa e degli interventi a farsi, oltre a certezze sulle procedure di circolazione di detti crediti e affiancamento, in caso di verifiche dell’Agenzia delle Entrate. In più, stiamo predisponendo la creazione dell’albo delle imprese edili disponibili all’acquisto dei crediti fiscali a cui i condomini potranno accedere per ottenere le agevolazioni concesse dalla piattaforma; l’albo sarà disponibile in Acen e sarà fruibile a chiunque ne farà richiesta. In questo modo sarà più semplice “matchare” la disponibilità delle imprese disposte a realizzare lavori di consolidamento, restauro ed efficientamento energetico con i condomini e tutti coloro che mostreranno interesse ad avviare tali lavori, mettendo in campo una disponibilità economica ridotta.
Sottolineo inoltre che gli Enti locali del nostro territorio stanno valutando la concessione di ulteriori agevolazioni per sostenere gli interventi di consolidamento e risparmio energetico.

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